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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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De Natura Deorum, I, 31
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originale
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[31] Atque etiam Xenophon paucioribus verbis eadem fere peccat; facit enim in his, quae a Socrate dicta rettulit, Socratem disputantem formam dei quaeri non oportere, eundemque et solem et animum deum dicere, et modo unum, tum autem plures deos; quae sunt isdem in erratis fere quibus ea, quae de Platone dicimus.
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traduzione
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31. Anche Senofonte, pur usando una minor copia di parole, cade presso a poco negli stessi errori. Nei Detti di
Socrate egli introdusse il filosofo nell'atto di sostenere che non occorre indagare sulla forma della divinit? e che il sole e
la nostra anima sono d?i, ma ora gli fa sostenere l'esistenza di un'unica divinit? ora di pi? d?i e si dibatte cos? nelle
stesse contraddizioni di Platone.
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